Stampa

Ecco gli emendamenti

in discussione da oggi  in XII Commissione alla Camera dei Deputati che parlano del “masso fisioterapista” e  delle altre figure rimaste in essere nella competenza della  formazione regionale. (per vedere tutti gli emendamenti clicca qui)

Per noi dell’AIMTES e per le sigle  CEM  e SIMMAS con le quali abbiamo un protocollo di intesa che ci unisce, oggi è una giornata importante, ma lo è soprattutto per i massofisioterapisti : si torna a parlare di questa categoria in Parlamento!.

Dalla trasmissione del testo approvato in Senato, alla XII Commissione alla Camera dei Deputati  , nel Luglio 2016, ad oggi , abbiamo lavorato in modo continuo e incessante  per  arrivare qui, alla fase emendativa, che ci ha visti direttamente coinvolti , in un lavoro  straordinario e  di grande confronto con alcuni nostri encomiabili parlamentari. In primis l’On. Paolo Cova  al quale va tutto il nostro ringraziamento per averci sopportati in questi mesi e per aver dato “voce” in qualche modo alle nostre istanze (suo l’emendamento 4.08).

La nostra  audizione in XII Commissione di Ottobre 2016 ci ha permesso di evidenziare   che il testo nella sua veste approvata al Senato avrebbe compromesso il diritto al lavoro di migliaia e migliaia di operatori  che operano nella riabilitazione a fronte di titoli ritenuti validi ai sensi delle vigenti norme – non solo masso fisioterapisti peraltro – che non avendo i requisiti di accesso agli albi

, avrebbero rischiato addirittura di incorrere nel reato di abuso della professione di fisioterapista.

Oggi  il legislatore ha la possibilità di  fare chiarezza in materia di professioni e arti ausiliarie abilitate nell’ambito della riabilitazione e   di tutelare il diritto al lavoro di migliaia di cittadini e contribuenti in possesso di un titolo che lo Stato stesso ha rilasciato loro, se pur in data successiva all’entrata in vigore della riforma  attuativa dell’art.6, comma 3, del decreto legislativo n.502 del 1992.

Ha altresì la possibilità di spiegare ai vari ministri competenti  che in uno Stato di Diritto i titoli pregressi  hanno una dignità che va salvaguardata  e non minata quotidianamente da circolari, decreti e provvedimenti .

Si potrebbe  finalmente  interrompere questo circolo vizioso di sentenze e contro sentenze della giustizia amministrativa – sostituitasi ormai al legislatore -  che interpretano  a volte in un senso e a volte in senso opposto, colpevole l’eterogeneo e non lineare quadro normativo , terreno fertile per  abili avvocati !

Una cosa è certa: chi resta fuori dal DDL C: 3868 LORENZIN in materia di riordino delle professioni sanitarie, da domani  rischia di non poter più lavorare.

Ammesso che il DDL vada in porto e non si areni nel dimenticatoio, il che sarebbe un vero peccato !

Pronostici sull’esito della discussione  degli emendamenti , che lo ricordiamo parte oggi, sono prematuri. Ma confidiamo nel dibattito parlamentare. E' lì che vanno risolte le questioni, non nei tribunali!

 

Vi terremo informati.

 

Categoria: Lavoro e professione