AL RUSH FINALE IL DDL LORENZIN DI RIFORMA E RIORDINO DELLE PROFESSIONI SANITARIE

Tra le novità, istituzione dell’area delle  professioni sociosanitarie, istituzione della professione sanitaria di “osteopata” e di “chiropratico” ma nessuna sanatoria tout court per nessuno. Modifiche anche al testo del codice penale per i reati di abuso della professione

 

Il DDL Lorenzin  arriva  in XII Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati il 27 Luglio 2016, nella versione approvata dal Senato. Il Relatore, On. Mario Marazziti avvia ampie consultazioni e audizioni. La nostra associazione, AIMTES, viene invitata in audizione il 10 ottobre 2016,  in recepimento di una nostra istanza.  Il testo viene modificato in modo rilevante in sede referente e approda in aula il 9 ottobre 2017. Il relatore la definisce una legge “aperta”, che escluda il bisogno di ricorrere a  sanatorie presenti o future.

Le professioni sanitarie passano a 27, incluse le nuove professioni di osteopata, chiropratico, con ordini  con dislocazione provinciale, finanziati esclusivamente con i contributi degli iscritti agli albi, senza oneri per la finanza pubblica  (Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri, dei veterinari, dei farmacisti, dei biologi, dei fisici, dei chimici, delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione). Ciascun ordine ha uno o più albi  permanenti . Per l’esercizio di ciascuna professione sanitaria è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo . Per l’iscrizione all’albo è necessario essere in possesso del “prescritto titolo ed essere abilitati all’esercizio professionale in Italia”. In merito agli albi per le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, “possono iscriversi i laureati  abilitati all’esercizio di tali professioni, nonché i possessori di titoli equipollenti o equivalenti alla laurea abilitante , ai sensi dell’articolo 4 della legge 26 febbraio 1999, n. 42” .

Tra le innovazioni e modifiche più sostanziali rispetto al testo rilasciato dal Senato sintetizziamo quanto segue:

COME NASCE UNA NUOVA PROFESSIONE SANITARIA

art. 3-bis  (modifica alla legge 1° febbraio 2006 n. 43)  «Si riscrive in modo più chiaro come nasce una nuova professione sanitaria - spiega Marazziti - con dei criteri globali, più semplici e più chiari, prevedendo una proposta del ministero della Salute o una richiesta delle associazioni rappresentative, entro una data a un certo punto dell’anno, con una risposta entro sei mesi. Negli ultimi dieci anni qualcosa non ha funzionato per alcune nuove professioni, serve un percorso chiaro. E questa legge diventerà un punto di partenza, sarà una legge aperta per il riconoscimento delle nuove professioni sanitarie. E non una legge chiusa che lascia fuori chi non riesce a entrare. Chi c’è resta ma i criteri saranno validi per tutti» (FONTE : Sanita24 Il Sole 24ore on line 8 sett 2017). L’istituzione di una nuova professione sanitaria necessita del parere del CSS ed è effettuata mediante accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni, che ne determinerà titolo, ambito di attività, criteri di valutazione professionale e per il riconoscimento dei titoli equipollenti.  Per le  nuove professioni vanno evitate parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già riconosciute o con le specializzazioni delle stesse.

UNA NUOVA AREA : LE PROFESSIONI SOCIO-SANITARIE (art.3-ter)

In aggiunta all’area delle professioni sanitarie infermieristiche, e della professione ostetrica, l’area delle professioni sanitarie riabilitative, l’area delle professioni tecnico-sanitarie, l’area delle professioni della prevenzione, si istituisce l’area delle professioni socio-sanitarie, che attua quanto previsto ai sensi art.3-ocites del d.lgs 502/92 .   “Per una complessiva tutela della salute come stato di benessere fisico, psichico e sociale” si istituisce l’area delle professioni sociosanitarie .  Sono ricompresi in questo nuovo contenitore SANITARIO, l’operatore sociosanitario, l’assistente sociale, il sociologo e l’educatore professionale

OSTEOPATA E CHIROPRATICO : DUE NUOVE PROFESSIONI SANITARIE  …IL VERO NODO DEL DDL LORENZIN

Passerà alla storia- se riuscirà a diventare legge entro la legislatura – come la  battaglia degli osteopati. La Politica prende atto di una situazione di fatto e decide di regolamentarla. Per le storiche professioni della riabilitazione  è un attacco e un’ingerenza.

Di fatto, la Camera  procede con rigore. Prima riscrive le “regole del gioco” di una legge aperta che deve prevedere la possibilità in divenire di istituire NUOVE professioni,  lasciando alle associazioni la possibilità di proporre una nuova professione, ma togliendo loro ogni potere  decisionale, che spetta al Ministero, previo parere del CSS. Poi, una volta approvate le regole,  istituisce la NUOVA professione sanitaria dell’osteopata e quella  del chiropratico. Ma  non si parla di “riconoscimento”.  Coloro che oggi si definiscono osteopati o chiropratici, dovranno attendere ancora un po’ per capire se hanno i requisiti di equipollenza o se li possono conseguire.

ESERCIZIO ABUSIVO DI UNA PROFESSIONE :  modifica art. 348 codice penale

Il testo include una modifica dell’art. 348 del c.p. Reclusione da 6 mesi a tre anni con multa da 10.000 a 50.000 euro per chi abusivamente “esercita una professione per la quale è richiests una specifica abilitazione dello Stato”. La condanna comporta la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato.

Commette reato anche chi esercita abusivamente un’arte ausiliaria.

 MASSOFISIOTERAPISTA – IL TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONE – IL MASSAGGGIATORE CAPO BAGNINO –MASSAGGIATORE SPORTIVO . Una riforma che  vanta di aver innovato e migliorato tutti gli ambiti della sanità, ma che  non sembra aver trovato ancora una  idonea classificazione per le figure sanitarie formate dopo l’entrata in vigore della Legge 42/99, tra le quali anche il masso fisioterapista, che è di fatto ad oggi  rimasto configurato ai sensi del pregresso ordinamento. Trattasi di figure che non avrebbero i requisiti per l’accesso agli albi, secondo il Ministero della Salute.  In merito al massofisioterapista in particolare, abbiamo formalmente evidenziato -  sia come AIMTES, sia come sigle congiunte AIMTES – CEM – SIMMAS-  le nostre istanze affinché si trovi  una idonea  collocazione all’interno della riforma, che ne salvaguardi il diritto al lavoro e l’identità.  In sede referente tutti gli emendamenti presentati  in relazione al masso fisioterapista sono stati “ritirati”. La discussione è tuttavia ancora aperta ed è nostro auspicio che in aula  si giunga ad una soluzione. Dai vari emendamenti depositati, sostanzialmente due le strategie  in discussione (ed è un peccato che  non una unitaria e condivisa da tutte le rappresentanze di mft !) : 

1) On.Rondini:  chiudere i corsi, abrogare le figure  e tentare  un generico "continueranno a fare quello che hanno sempre fatto" per i titoli dopo il 17/3/99, con  abilitazione all'esenzione iva , tutte le funzioni tipiche dei profili abrogati si intenderanno assorbite dalle professioni sanitarie della riabilitazione esistenti, fisioterapista in primis 2) On.Paolo Cova: abroghiamo i profili e chiudiamo i corsi , ma conserviamo le funzioni caratterizzanti i profili in questione,in una nuova figura, classificata al fianco delle professioni sanitarie, che abbia un alter ego in Europa, lavori in esenzione iva come le professioni sanitarie. Per i possessori di titoli  in essere si garantirebbe il diritto al lavoro, l esenzione iva, un meccanismo aperto di riconoscimento, per cui chi oggi è equivalente o equipollente sale nelle professioni sanitarie. Chi lo sarà magari un domani, per effetto di sentenze o altro, salirà di livello allora. L' impianto sembra equilibrato e di prospettiva futura. Non mira esclusivamente alla chiusura dei corsi. Valuta un ambito professionale che di fatto la figura del fisioterapista non ha come funzione tipica.  Il massaggiatore sportivo nell impianto dell on.Cova non viene abrogato e conserverebbe la sua funzione.

Oggi il voto in aula e poi ........si vedrà.....